Dal 1° gennaio 2012 venne abolita, con il D.Lgs. 68/2011, l’addizionale provinciale all’accisa sull’energia elettrica perché in contrasto con la Direttiva Comunitaria 2008/118/CE.

La Corte di Cassazione (più volte, di recente, con sentenze n. 27099/2019 e n. 27101/2019 del 23/10/2019), ha confermato il diritto di richiedere il rimborso di quanto indebitamente versato dall’utente che è soggetto a prescrizione decennale.

Agire in favore dei clienti per detto rimborso pone dubbi sull’esigenza di esperire preventivamente gli strumenti posti come condizione di procedibilità dell’azione, come la negoziazione assistita e/o la speciale conciliazione avanti ad ARERA, e avvocati di STUDIUS con lo Studio RPC TAX & Legal sono impegnati al riguardo per la tutela dei propri assistiti.

Con Ordinanza (Atto di promovimento) del 26 marzo 2021 (pubblicata in G.U. 1a Serie Speciale – Corte Costituzionale n.28 del 14 luglio 2021) di Collegio Arbitrale di Vicenza è stata sollevata alla Corte Costituzionale la questione di legittimità dell’obbligo, di cui all’art. 14, comma 4 del D.Lgs. n. 504/1995, per il soggetto obbligato al pagamento dell’accisa di agire entro 90 giorni dal passaggio in giudicato della sentenza di condanna alla restituzione.

La tematica, quindi, è ancora aperta e viene resa ancor più complessa, in attesa del pronunciamento della Consulta.

 

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